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Le leggi che definiscono tutti i contesti e interazioni

Ogni gioco necessita di una base formale per la sua architettura: un regolamento.

Esso serve, oltre che a comprendere le meccaniche, a contestualizzare ed organizzare gli eventi, la narrazione e le azioni del giocatore. Il contesto di gioco (frame) circoscritto dalle regole rappresenta lo spazio-tempo virtuale in cui ci immergiamo, distinguendolo dal mondo esterno in cui le regole non sono applicate, il cosiddetto “cerchio magico”.

Ogni regola deve sempre fornire risultati variabili e quantificabili, cui associare valori (positivi, neutri o negativi) che influenzano l’attività del giocatore. Man mano che quest’ultimo comprende il regolamento, inizierà ad agire cercando di influenzare tali risultati a proprio favore, perchè emotivamente legato ad essi. Le conseguenze del comportamento dell’utente si dicono negoziabili, nel senso che non hanno necessariamente effetti al di fuori del frame di gioco (c’è differenza tra giocare virtualmente a poker o scommetterci del denaro reale).

Possiamo definire due grandi insiemi di regole: esplicite ed implicite.

Le regole esplicite

Le regole esplicite riguardano gli elementi propri del medium videoludico, come il corretto uso delle periferiche di controllo, l’imposizione di una condizione di vittoria e di una valutazione della performance. Il regolamento esplicito va necessariamente compreso ed accettato per portare a termine l’esperienza, in caso contrario potrebbe risultare impossibile continuare a giocare. Nei giochi non digitali la quantità di regole esplicitate è maggiore, in quanto i compiti di norma assegnati alla CPU, che gestisce innumerevoli variabili nascoste dal retroscena, ricadono invece sotto il controllo dei giocatori.

Fight Club Rules

Le regole implicite

Le regole implicite non sono dichiarate o vincolanti, bensì emergono in fase di gameplay. Riguardano il bilanciamento della difficoltà e l’interazione tra ambiente e utente, e sono giudicabili solo con il tempo e la risposta emotiva alle sfide proposte. Un buon regolamento implicito fornisce reazioni e situazioni coerenti, ma variabili, realistiche nei termini del mondo di gioco e percepite come bilanciate dal giocatore. Azioni come barare e sfruttare bugs e glitches presenti nel gioco rompono di fatto il sistema di regole implicito.

Possiamo definire le seguenti sottocategorie di regole che spaziano tra l’implicito e l’esplicito, l’interno e l’esterno del mondo di gioco:

  • Regole operative: Ciò che i giocatori fanno mentre giocano.
  • Regole di fondazione: Rappresentazioni matematiche dello stato di gioco.
  • Regole di comportamento: Stabiliscono il contratto sociale tra i partecipanti.
  • Regole scritte: Ciò che appare sulla confezione, sui libretti informativi, nei tutorial.
  • Leggi: Sistemi determinati ed approvati da giocatori competitivi, ad esempio il regolamento di un torneo.
  • Regole ufficiali: Sistemi determinati da giocatori che finiscono per diventare regole scritte, come le diverse aperture negli scacchi.
  • Regole di avvertimento: Suggerimenti per un’esperienza di gioco ottimale.
  • Regole della casa: Varianti personalizzate volte a rendere l’esperienza più divertente.

Le possibilità e i limiti dell'azione

Possiamo dividere le regole esplicite in due categorie ulteriori: procedure e limitazioni.

Le procedure

Le procedure sono assimilabili ad un manuale di istruzioni: descrivono i processi dichiarati al giocatore, che deve poi metterli in atto per compiere una certa azione o raggiungere un obiettivo. Sono accessibili e vincolate dal sistema di controllo, che determina il numero e tipo di azioni disponibili.

I manuali di qualunque gioco di ruolo da tavolo sono un compendio di procedure riguardo tutti gli aspetti del gioco. Data l'assenza di un motore di gioco o un "game master artificiale", è necessario che i giocatori comprendano appieno tutte le meccaniche e i valori coinvolti.
I manuali di qualunque gioco di ruolo da tavolo sono un compendio di procedure riguardo tutti gli aspetti del gioco. Data l'assenza di un motore di gioco o un "game master artificiale", è necessario che i giocatori comprendano appieno tutte le meccaniche e i valori coinvolti.

Le limitazioni

Le limitazioni si avvicinano più ad un libretto di avvertenze, dato che definiscono tutte le restrizioni applicate ad interazioni e funzionamento del mondo per evitare che il giocatore rompa (inavvertitamente o meno) l’equilibrio delle sfide.

Attraverso la combinazione di entrambe (l’impalcatura delle regole formali), il gioco presenta le condizioni di interazione corrette, indirizzando il giocatore sullo studio e la formulazione di strategie per superare le sfide, piuttosto che sforzarsi di interpretarne e comprenderne l’impianto.

Qualche esempio basilare di procedura ricorrente:

  • Azione d’avvio: Come dare inizio al gioco.
  • Progressione dell’azione: Le procedure in corso dopo l’azione iniziale.
  • Azioni speciali: Le procedure condizionali che riguardano particolari elementi o stati del gioco.
  • Azione risolutiva: Come porre fine al gameplay.

Qualche esempio comune di limitazione:

  • Limitazione di risorse e variabili: Non sempre esplicitate dai giochi digitali al contrario dei boardgames, rappresentano le variabili dei valori numerici da applicare a tutti gli elementi quantificabili del gioco (unità e avversari, statistiche, punti esperienza, denaro…).
  • Limitazione di azioni: Pongono un limite temporale, spaziale o quantitativo ai comportamenti dei giocatori e degli NPCs. Alcuni esempi sono le barriere fisiche del mondo esplorabile, l’eliminazione di possibili loop di azioni o situazioni sfavorevoli nei confronti di uno o più giocatori, determinate dal caso o dalla presenza di una strategia dominante.
  • Determinazione di effetti: Innescano delle conseguenze a partire da specifiche circostanze e stati del gioco, volte a creare variazione tra gli eventi o “riportare il gameplay in carreggiata”.

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Se non hai ancora intrecciato le tue regole ai goals a cui il giocatore sarà sottoposto, dai un’occhiata a questo articolo.